La Grama ed il Museo Etnografico, storia di un’origine in comune
Tutto nasce da un’intuizione e dalla lungimiranza del Maestro Gigino, al secolo Luigi Silvestroni , storico insegnante elementare di San Pancrazio e dintorni.
A metà degli anni sessanta del secolo scorso, egli percepisce che possano rapidamente sparire oggetti, modi di produzione e cultura che la civiltà contadina aveva costruito e traghettato nei secoli fino a quei giorni.
Si era in pieno boom economico e di sviluppo industriale. Già da una decina d’anni la plastica si produceva in maniera inarrestabile, e insieme al ferro, materiale osannato da fine ottocento, stava soppiantando in fretta mastelli, fusi e tante altre cose di legno di uso quotidiano: bisognava fare in fretta anche perché i ritmi lenti che caratterizzavano il modo di vivere e di lavorare nelle nostre campagne lasciavano il passo alla “frenesia della vita moderna”.
Fu per questo che Gigino, organizzò insieme ai propri alunni e ai loro famigliari una prima raccolta di manufatti, foto e testimonianze di modi di vivere, funzionali a mantenere viva la memoria delle nostre radici.
Tutto il materiale rinvenuto fu ospitato per alcuni decenni in due locali del plesso scolastico di San Pancrazio e fruito principalmente dagli alunni della scuola primaria, ma non solo. Quando però gli spazi risultarono insufficienti a contenere le centinaia di arnesi da lavoro , suppellettili e oggetti vari che afferirono da ogni parte, il lavoro delle/degli insegnanti e dei volontari che spontaneamente si erano presi cura della collezione, richiese nuove e più efficaci soluzioni.
Un primo fondamentale passo in avanti si fece nel 1994 e consistette nella creazione dell’attuale “La Grama APS”: Associazione Culturale e di Promozione Sociale che costituì il principale stimolo e la miglior garanzia affinché il Comune d Russi si impegnasse prima nella promessa, poi nel grande sforzo, di costruire la sede del Museo Etnografico inaugurato 15 anni dopo, il 21 marzo del 2009 e che condivide la sede con La Grama a San Pancrazio in via XVII novembre 2/a.
Trent’anni trascorsi nell’organizzare in media, ogni anno, una ventina di iniziative culturali dentro e fuori da San Pancrazio, ad ospitare circa tremila visitatori all’anno per visite a mostre, partecipazione a laboratori, condividere feste tradizionali e/o momenti di approfondimento culturale.
Tante tracce di questa storia sviluppata in convenzione e stretta collaborazione con il Comune di Russi è visibile in questo sito che continuerà ad aggiornarsi per favorire la partecipazione ai futuri avvenimenti e alla creazione di nuovi volontari.
Le esposizioni
Canapa e Tessitura sono gli allestimenti permanenti realizzati in alcune sale del Museo. In altri locali sono esposti gli oggetti relativi al “grano e pane”, al “baco da seta”, al “latte e formaggio”, al “maiale” e al “vino”.
Su questi temi essenziali della civiltà materiale sono stati realizzati numerosi servizi fotografici e video documentari, materiali che vengono presentati nelle manifestazioni culturali dell’Associazione culturale La Grama e proposti alle Scuole della Provincia come momento didattico sull’etnografia del territorio.
Sarebbe bello se il Museo della Vita Contadina in Romagna si potesse trasformare in una agenzia turistica che offre viaggi reali nel passato. Potremmo attraversare campagne e villaggi osservando uomini e donne al lavoro dei campi e artigiani nelle loro botteghe, entrare nelle case e nelle stalle e annusare profumi e odori dimenticati, ascoltare i vecchi raccontare storie e favole tramandate oralmente da tempo immemore, riscoprire la fatica che si faceva per sbarcare il lunario, i paesaggi di un tempo! Chissà! Forse un giorno ci sarà un autobus diretto al Paese della Memoria.
La grama
Chi siamo e cosa facciamo
La Missione dell’Associazione Culturale “La Grama” e quella del Museo Etnografico del Comune di Russi, sito nella frazione di San Pancrazio, si fondono da sempre nell’obbiettivo di custodire la memoria della lingua dialettale, delle tradizioni popolari e della civiltà contadina tipica del proprio territorio e di promuoverne la conoscenza allo scopo di favorirne un arricchimento della dimensione umana e culturale, offrendo un valido strumento educativo anche al mondo della scuola.
Vero e proprio atto creativo e propulsivo di tali intenti fu una raccolta di oggetti etnici iniziata attorno agli anni ’60 del secolo scorso dal maestro Luigi Silvestroni che intuì quanto rapidamente si stava trasformando il contesto economico, sociale, politico e culturale del nostro territorio.
Per decenni tale raccolta fu ospitata all’interno della Scuola Primaria di San Pancrazio il cui edificio è di proprietà del Comune di Russi: Comune che compreso il valore culturale e le potenzialità didattiche di tale collezione, costruì la sede del Museo Etnografico, inaugurato il 21 marzo 2009, oggi ospitante migliaia di oggetti e sede di svariate attività promozionali.
Attorno alla raccolta, il restauro e la conservazione di oggetti appartenenti alla cultura contadina del nostro territorio ben presto si sviluppò anche un’attività di ricerca e di raccolta di testimonianze scritte e orali, immagini e documenti aventi valore di memoria storica
Con la fondazione de “La Grama” avvenuta nel 1994, grazie all’impegno dei suoi volontari, si sono assicurate e mantenute le funzioni di salvaguardia, di ricerca, di interpretazione e comunicazione delle testimonianze culturali e naturali raccolte: il tutto ancora una volta in stretta collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Russi.
Trascrivere testimonianze orali, pubblicare fiabe, organizzare convegni di studi, laboratori didattici percorsi ed esposizioni museali, spettacoli a tema e momenti di convivialità impreziositi da musiche, danze e cibi di un tempo sono attività che “La Grama” vuole continuare a realizzare all’interno del Museo, in stretta collaborazione con il Comune di Russi.
Negli anni si è consolidata l’idea che, oltre ad assicurare le tradizionali funzioni di salvaguardia, di ricerca, di interpretazione e comunicazione delle testimonianze culturali e naturali raccolte, è necessario svolgere un ruolo attivo nella società, proiettando la propria azione all’esterno delle proprie mura, in stretto rapporto con i “paesaggi culturali” e con le comunità che li abitano e li animano. Questo permette già da anni di testimoniare la nostra esistenza e la nostra identità in diversi altri territori regionali e nazionali, collaborando con Enti e Associazioni che perseguono scopi affini.
La nostra Visione è ora in perfetta sintonia con la “Raccomandazione UNESCO del 2015” che orienta l’attività dei musei e delle associazioni culturali che li gestiscono a diventare “spazi di trasmissione culturale, di dialogo interculturale, di apprendimento, di discussione e di formazione”. Si è così chiamati a svolgere un ruolo importante nell’educazione (formale, informale e permanente) e a fornire un contributo importante alla coesione sociale e allo sviluppo sostenibile.
Diventa socio
Diventare socio della nostra associazione culturale significa contribuire attivamente alla conservazione di questo patrimonio inestimabile. È un’opportunità unica per partecipare alla vita del museo, supportare le nostre attività educative e culturali, e garantire che le generazioni future possano imparare e trarre ispirazione dalla vita contadina e dalle sue tradizioni. Il vostro sostegno ci aiuterà a mantenere vive le storie e le esperienze delle nostre radici contadine.
Unitevi a noi in questo viaggio attraverso il tempo. La vostra partecipazione è cruciale per preservare la nostra storia e arricchire il futuro con la saggezza del passato. Diventate soci e fate parte della nostra missione per mantenere viva la storia della vita contadina.
La quota associativa annuale è di:
€ 15,00 per età sotto i 65 anni.
€ 12,00 per età superiore a 65 anni.
Pagamento tramite Bonifico Bancario
IT46K0854267591031000070941
IT42Q0627067591CC0660002434
Credito Cooperativo Ravennate Imolese
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